Nel 2024 sarà ancora possibile usufruire delle detrazioni fiscali collegate ai bonus edilizi. Quanti hanno in programma di avviare degli importanti interventi di ristrutturazione e miglioramento del proprio immobile, avranno ancora la possibilità di accedere ad alcune agevolazioni. Anche se saranno diverse rispetto a quelle viste fino a questo momento.
Molti dei bonus edilizi in vigore fino a questo momento sono stati confermati, anche se con degli importi e delle percentuali inferiori rispetto al passato.
Ma non solo: sono state introdotte alcune novità sulle modalità di fruizione di queste agevolazioni. A fornire delle indicazioni precise e ben dettagliate è stata direttamente l’Agenzia delle Entrate. Cerchiamo di capire cosa si debbano aspettare i contribuenti nel corso del 2024.
Quali bonus edilizi sono previsti nel 2024
Iniziamo con lo stilare un elenco dei bonus edilizi che continueranno a rimanere in vigore dal prossimo anno. I contribuenti potranno continuare ad accedere al:
- superbonus al 70%;
- bonus barriere architettoniche;
- sismabonus;
- bonus ristrutturazioni;
- bonus verde;
- ecobonus.
Come cambia il superbonus
Tra i bonus edilizi che continueranno a rimanere in vigore per il 2024 c’è il superbonus, ma cambia drasticamente valore. All’inizio del 2023 c’è stato un primo calo del valore dell’agevolazione, che è scesa al 90% per i nuovi interventi. Contestualmente è anche arrivato lo stop alla cessione del credito. Dal 2024 il superbonus registrerà un nuovo depotenziamento: scenderà al 70%, mentre nel 2025 passerà al 65%, sempre che non arrivino ulteriori ripensamenti. A meno che non intervengano ulteriori proroghe, il 2025 dovrebbe anche essere l’ultimo anno nel quale i contribuenti potranno usufruire del superbonus.
Dal 1° gennaio 2024 l’aliquota scenderà al 70% solo e soltanto per i condomini. Per le zone del cratere sismico, ci sarà un’eccezione a questa regola: l’aliquota continuerà ad essere al 110%.
Bonus barriere architettoniche
Uno dei bonus edilizi più importanti, che è stato prorogato fino a tutto il 2025, è quello relativo alle barriere architettoniche. Per il momento questa è l’unica agevolazione per la quale i contribuenti hanno ancora la possibilità di utilizzare la cessione del credito e lo sconto in fattura anche dopo lo scorso 17 febbraio 2023.
Il Decreto Blocca Cessioni, che è stato convertito nella Legge n. 38/2023, aveva introdotto un divieto generalizzato all’utilizzo indiretto delle agevolazioni fiscali. Unica eccezione a questa regola è costituita dal bonus barriere architettoniche: in questo caso non è necessario che i lavori siano stati avviati entro lo scorso 16 febbraio 2023 per poter usufruire dello sconto in fattura.
In estrema sintesi, il bonus barriere architettoniche continua a rimanere invariato per i prossimi due anni. L’agevolazione mantiene la seguente configurazione:
- per gli edifici unifamiliari e le unità familiari inserite in edifici plurifamiliari, ma che risultino essere indipendenti, la spesa massima è pari a 50.000 euro;
- nel caso in cui l’edificio sia composto da due ad otto unità, la spesa massima consentita è pari a 40.000 euro moltiplicato per il numero delle unità immobiliari che costituiscono l’edificio;
- qualora l’immobile sia composto da più di otto unità, la spesa massima è pari a 30.000 euro moltiplicato per il numero delle unità immobiliari.
Come funzionerà il sismabonus
Il sismabonus è uno dei bonus edilizi che continueranno a rimanere operativi nel corso del 2024. È una misura che permette di accedere ad una serie di agevolazioni che mutuano a seconda della zona sismica e dal tipo di edificio oggetto della ristrutturazione.
Per quanto riguarda le abitazioni unifamiliari, viene riconosciuto un bonus fino ad un ammontare massimo pari a 96.000 euro per ogni unità. Per tutto il 2024 continuano a rimanere attive le agevolazioni potenziate all’80% e all’85% per il miglioramento delle classi di rischio. Confermate fino al 31 dicembre del prossimo anno anche le detrazioni del 75% e 85% per i lavori antisismici effettuati nei condomini.
Confermato anche il bonus ristrutturazioni
Per tutto il 2024 viene confermato anche il bonus ristrutturazioni. Questa agevolazione permette ai contribuenti di usufruire di una detrazione pari al 50% sulle spese che sono state sostenute per la manutenzione ordinaria e straordinaria di un immobile. Il limite massimo di spesa, per ogni singola unità, risulta essere pari a 96.000 euro.
Il bonus è un’agevolazione che può essere richiesta per gli interventi di ristrutturazione degli immobili ad uso abitativo. La detrazione potrà essere suddivisa in dieci diverse rati annuali, che dovranno essere di pari importo. All’interno degli interventi di ristrutturazione edilizia, potranno essere fatti rientrare anche quelli legati alla demolizione e alla ricostruzione.
Nel 2024 ci sarà anche il bonus verde
Tra le agevolazioni confermate per il prossimo anno c’è anche il bonus verde. Sarà possibile farne uso fino al 31 dicembre 2024. Grazie a questa misura i diretti interessati avranno la possibilità di ottenere una detrazione pari al 36% su una spesa massima pari a 5.000 euro.
Sarà possibile utilizzare il bonus verde per sistemare giardini e aree verdi degli edifici esistenti, di unità immobiliari, pertinenze o recinzioni. Ma anche per la realizzazione di coperture a verde o di giardini pensili. Potrà essere utilizzato anche per sistemare le terrazze.
Bonus edilizi: prorogato anche l’ecobonus
Confermato per tutto il 2024 anche l’ecobonus. Questa agevolazione può essere utilizzata per sostituire infissi e serramenti, schermature solari o caldaie a biomassa.
È possibile usufruire di una detrazione pari al 50% su una spesa massima di 60.000 euro. Per i condomini, l’ecobonus prevede lo sgravio del 70% su una spesa massima di 40.000 euro per l’isolamento termico delle parti comuni opache, che abbiano un’incidenza superiore al 25%.
È possibile utilizzare l’agevolazione per tutto il 2024, purché il titolo edilizio sia stato presentato entro lo scorso 16 febbraio 2023.
Fondo garanzia mutui prima casa: le agevolazioni 2024
La Legge di bilancio 2024, prevede novità per la garanzia per i mutui prima casa.
In dettaglio, si interviene sulla disciplina del Fondo di garanzia per l’acquisto della prima casa, prorogando dal 31 dicembre 2023 al 31 dicembre 2024 la possibilità di usufruire della garanzia massima dell’80%, a valere sul Fondo medesimo, sulla quota capitale dei mutui destinati alle categorie prioritarie, aventi specifici requisiti di reddito ed età.
Nel corso dell’esame in sede referente sono stati introdotti alcuni commi che prevedono l’inclusione tra le categorie prioritarie di “famiglie numerose” che rispettino determinate condizioni anagrafiche e reddituali.
Si propone di modificare l’articolo 64, comma 3, del decreto-legge n. 73 del 2021.
In particolare, si proroga al 31 dicembre 2024 il regime speciale introdotto dal richiamato articolo 64, ai sensi del quale la misura massima della garanzia rilasciata dal Fondo di garanzia per la prima casa è stata elevata, per le categorie prioritarie, dal 50 fino all’80 per cento della quota capitale, qualora in possesso di un indicatore della situazione economica equivalente (ISEE) non superiore a 40 mila euro annui e per mutui di importo superiore all’80 per cento del prezzo dell’immobile, compreso di oneri accessori.
Le categorie prioritarie sono:
- le giovani coppie,
- i nuclei familiari monogenitoriali con figli minori,
- i conduttori di alloggi IACP
- e i giovani di età inferiore ai 36 anni,
in possesso di ISEE non superiore a 40.000 euro annui, richiedenti un mutuo superiore all’80% dell’immobile, ivi compresi gli oneri accessori.
Nel corso dell’esame in sede referente sono state introdotti disposizioni aggiuntive, prevedendo che, per l’anno 2024, siano incluse tra le categorie aventi priorità i nuclei familiari che:
- a) includono tre figli di età inferiore a 21 anni e ISEE non superiore a 40.000 euro annui;
- b) includono quattro figli di età inferiore a 21 anni e ISEE non superiore a 45.000 euro annui;
- c) includono cinque o più figli di età inferiore a 21 anni e ISEE non superiore a 50.000 euro annui.
Non è stato prorogato il “bonus under 36”
Dal primo gennaio 2024 non sono più in vigore le agevolazioni fiscali per l’acquisto della prima casa per chi ha meno di 36 anni e un ISEE sotto i 40mila euro.
La norma permetteva l’esenzione dal pagamento di alcune imposte dovute al momento dell’acquisto della prima casa: l’imposta di registro del 2 per cento sul valore catastale dell’immobile, di almeno 1.000 euro, l’imposta ipotecaria e quella catastale, entrambe di 50 euro.
Da quest’anno chi ha meno di 36 anni e un reddito ISEE entro i 40mila euro dovrà tornare a pagare come tutti le imposte di registro, catastali e ipotecarie, e perderà diritto all’eventuale credito di imposta. Queste agevolazioni erano state particolarmente apprezzate perché consentivano di risparmiare anche qualche migliaio di euro in un momento in cui serve molta liquidità