Cosa dice la legge
Come chiarito da una recente sentenza della Cassazione, occorre tenere presente la durata del contratto d’affitto: se questa è di nove anni, l’inquilino potrà opporlo al compratore. Il nuovo proprietario non sarà dunque legittimato a mandare via il locatario se la registrazione del contratto risulterà essere anteriore al rogito. Si tratta, per legge, di una regola valida anche nel caso di donazioni di immobili.
Se il contratto di locazione supera i nove anni, l’inquilino potrà invece opporlo all’acquirente solo se trascritto nei registri immobiliari pubblici. Ciò significa che, in caso di mancata trascrizione, il contratto sarà opponibile per massimo nove anni dall’inizio della locazione.
Nel contratto di compravendita può essere prevista una clausola che preveda il rispetto del contratto di locazione fino al momento della sua scadenza: questa rimane comunque una possibilità variabile da caso a caso.
Cosa deve sapere il venditore
Se alla prima scadenza del contratto di affitto il locatore intende vendere l’immobile, l’inquilino può scegliere di esercitare il suo diritto di prelazione sull’acquisto, ma solo se non è proprietario di altri immobili ad uso abitativo. Tale diritto decade se la vendita viene effettuata al coniuge del proprietario o a parenti entro il secondo grado.